domenica 29 gennaio 2017

Meditazione d'Avvento

Meditazione d'Avvento

Colei che ama, di più che di se stessa,
vive le gioie e vive  i dolori
ed i desideri di colui che cura:
lo sanno bene le madri e i padri,
lo sanno bene le spose e gli sposi,
gli innamorati, gli amici veri
e quanti volgono ad altri il cuore.
A Maria con angelico annuncio
discese la felicità nell'animo:
nell'attesa, turbata perché umile,
ripose sogni ed ancora amore,
pur sapendo difficile il futuro.
A Maria già  alla gioia d' Avvento
fu compagno il dolore per il Figlio,
della cui vita conosceva lo scopo,
missione di giustizia e di amore,
di contraddizione e di sacrificio
come scriveva un antico profeta.
Lei, dolce,  Lo attese come suo figlio
e come  genito in Lei dall'Amato:
due volte amava e due soffriva
e martire fu così tutta la vita.
Amando accettò d'offrirsi, umile,
e di offrire il Figlio, per noi, amando.
In una, due volte Lei madre divenne:
di Lui e  pur di noi, sue misere membra.
A tanto amore, cosa poter dire?
Se non amore, che porgere  in dono?

Il sasso

Il sasso

Nella mia sera
vorrei la Luce,
non un tramonto
freddo, languente.
Nella mia notte
essere Luna,
specchio del Sole;
nel dì la tenda
per ospitarTi.
Spesso, invece,
sono la sabbia
che il Tuo Sole
arroventerá,
sono polvere
che con il  vento
fugge lontano,
sono il sasso
che non si muove,
se non sospinto
dalla Tua mano.

Auguri

Auguri

Scende la notte sull'anno,
risuona come la viola
che invade il mio cuore.
Note lunghe e languide
accompagnano i canti
dei rami nel vento freddo,
del fiume dei nostri sogni.
Note lunghe e languide
che penetrano l'anima
e il passato svanisce
nell'attesa del domani:
sonorità melodiose,
tenui come se fossero
voci di cori sommessi
che annunciano il nuovo,
con speranza e rispetto.
Note lunghe e languide,
echi di alti pensieri
che si fanno preghiera:
che sia un anno buono,
umile ma buono, dolce,
sincero ed anche santo.

Sperare

Sperare

Una lacrima sul viso
di un bambino ci narra
di desideri delusi,
di  paure, di ferite.
Su ogni volto maturo
di uomini e di donne
una lacrima che luce
scivolando sulla gota
rende noto il dolore.
Sono orme di provati
cuori che cercano pace,
o forse tracce di pensieri,
echi di attese vane.
Sono solo tracce, orme
che la speranza cancella
come la neve novella
fa sui battuti sentieri
con le impronte dei passi
e questo vorrei, per tutti.