A Cristo, nella sera
Figura, di cui m' incanto:
mi imbatto in Te, accanto
alle rovine, al pianto,
alle gioie, al rimpianto
del tempo che é sfuggito.
Sguardo che mi coglie ora
mentre sto tra le mie mura
impastate nell'arsura
della vita d'oggi, dura,
eppur invasa ognora
dalla tua Santa presenza.
Hai donato la pazienza,
la costanza, la prudenza,
e l'attesa nell'assenza
d'ogni umana speranza.
Resta e riposa quivi,
tra i fiori e gli olivi
del podere che ti offro:
è il mio cuore, con cui soffro
gioisco, amo e spero
e che ti porgo, sincero,
in questa notte d'inverno.
A Te fedele ritorno
ogni sera, ogni giorno.
Resta con me e riposa:
sará terra rigogliosa
pur quest' incipiente notte.
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