domenica 27 agosto 2017

Arsura

Arsura

Le luci delle case lontane
irrorano la notte serena
come lacrime in occhi scuri
ed il loro brillare tremulo
si fa eco del cantare stanco
che sale dai campi assetati.
I latrati narrano chi passa
lungo i tratturi polverosi,
una voce sommessa intona
una nenia antica di balia,
secca ed arsa, come le zolle.
Terra di contadini anziani,
di pastori stanziali e vino,
di alpini sepolti nelle nevi
e di figli che li ricordano;
terra buona e di noccioleti,
di rubinose vigne ed orti,
terra di gioie e  pur di pianti
donata ad uomini di cuore
e forti come sanno essere
coloro che vivono di poco:
si, Tu terra di Langa, or taci!
Riposa e sogna un domani
di frescura e di temporali.
Che Dio te li conceda ancora,
perché è grande il tuo bisogno.

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