lunedì 14 luglio 2014

Nella città di Gaza


Nella città di Gaza



Il sogno dondolava su di un cavallo di legno,


ed era quello di costruire un nuovo mondo:


oscillava spesso tra entusiasmo e sdegno,


tra un’ardita  speranza ed un buio profondo.



Lo sguardo era stato a volte di sgomento,


ma  percorreva  oltre i confini la sua terra:


terra invasa dalla carne e dal  cemento ,


agognante pace, ma preda della guerra.



Sono precipitati i razzi dal  cielo stellato:


un rombo tremendo ha invaso l’intorno,


poi fu lo scoppio e il palazzo fu sventrato:


il fuoco dominava e vi era luce a giorno.



Detriti e polveri  hanno  coperto il sangue,


tra vivi bagliori hanno forgiato  fantasmi


e  sono divenuti avelli per ogni  corpo esangue


mentre  l’ aria fu invasa di pianto,  grida e miasmi.



Era recluso nella città, fra i suoi abitanti,


ma la amava  e vi conobbe la morte.


Aveva un gran coraggio, come di certo tanti,


ma non ebbe pietà di lui la sorte.


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