mercoledì 2 dicembre 2015

L'amico della nebbia

L'amico della nebbia

La nebbia rende triste
chi non la sa guardare,
chi non trova risposte
al proprio domandare

perché vada la vita
in una direzione
dal cuore non ambita,
perché un'emozione

lo turbi nel profondo,
perché nei giorni cupi
quasi tocchi il fondo,

perché siam come pupi
sul palco della storia.
La nebbia scende, sale,

rifrange e avvolge.
La nebbia non fa male:
lo spettatore cinge
d'un manto color sale,

attenua  i bagliori,
ottunde  il rumore,
ammalgama odori,
bagna, ma sa parlare.

Io ascolto la nebbia,
ed  amo il suo fare.
Io ascolto la nebbia,

e la sento cantare
il suo canto antico.
Io sono suo amico.

Vorrei essere nebbia:
avvolgerti la sera
come la  nebbia vera.
Vorrei essere nebbia,

rifrangere la luce
del tuo sguardo sereno,
ma nebbia io non sono,
neppur ho la sua voce.

Vorrei essere nebbia,
quella pulita, bianca,
ma non sono nebbia

son solo suo amico.

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