martedì 12 gennaio 2016

Supplica

Supplica

Signore,
donaci un amore dolce
e lungo come un tramonto,
un amore intenso
come le sue penombre,
un amore silenzioso e  smisurato,
come l'immensitá in cui cala il Sole.
Un amore forte e sincero,
che corra per il mondo
come acqua che pura e sorgiva
diviene poi fiume possente
che disseta ogni terra che sfiora.
Donaci l'oscuritá della notte
in cui si smorzare gli affanni,
in cui annichilire  il dolore,
e permetti che nell'oscuritá
l'amore pervada i sogni.
Aiutaci cercare in ogni cosa
il segno che fu di Giona,
affinché si possa riconoscere
che il mondo é la tua statua.
Questo occorre capirlo con il cuore,
anche guardando chi ci é ostile.
Lo raccontano le cose stesse
e gli occhi della zingarella
che sul ponte di Porta Genova
tende la mano ai passanti
in ogni mattino dell'anno.
Lo sussurrano i venti
le nubi, le piogge ed il mare
con il suo incessante moto.
Aiutaci a comprenderlo
perché non sempre lo facciamo,
come se dimenticassimo
che occorre saper ascoltare,
perché non basta udire:
anche una melodia soave
può sembrare solo un rumore
se non é accolta con il cuore.
Aiutaci allora a colmarlo di amore!
Donaci di provare un amore delicato
e allegro come un battito d'ali,
come il fremito delle foglie
dei grandi platani del Naviglio
nella brezza delle sere di Primavera.
Donaci il tuo Amore.










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