lunedì 24 marzo 2014

Propositi

Propositi.


Cosa chiederò per domani

affinché il giorno scorra lieto

e possano ancora le mie mani

fare qualcosa di buono?

Chiederò di poter rimediare agli affanni

di quanti non sanno chiedere perdono,

di quanti non hanno sogni,

di chi non sembra più essere uomo,

delle donne e dei bambini

che piangono un sopruso.

Chiederò che per questo le mie braccia siano forti,

e che non vi sia ozio nel mio tempo,

che il mio parlare rispetti tutti quanti

e che mai lamenti il destino.

Non chiederò denari e altri beni

che durino lo spazio di un momento,

ma di portare pace e affetti

dove l'amore è sotto tono,

dove la vita sembra far dispetti

e la speranza esser fuori luogo.

Chiederò di lavorare a una città a misura per tutti,

che sappia, quando è il caso, far silenzio,

che voglia ai bisognosi dare ascolto 

ed educare sempre meglio i più piccini.

Chiederò che si volga ai deboli il mio sguardo

e che ogni mio gesto non realizzi torti,

che ogni mia azione divenga come un dono.

Vorrei che così fosse il mio domani,

ma è fragile il mio animo

e pigre sono spesso le mie mani.

Allora prego e chiedo

la tenacia, la forza, i desideri sani,

il coraggio e di fronte ai dolori il pianto.

Soprattutto chiedo di non cadere in pensieri vani

e  di portare dell'amore il manto.

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