Orgoglio e umiltá
Docile nube il vento sospinge:
s'abbandona agli eventi e così
s'ingrossa, scurisce e s'ingravida
di lampi, di tuoni e si fa pioggia.
Si dissolve: resta solo silenzio.
Così l'orgoglioso dapprima quieto
s'inzuppa, ingordo di fatui fuochi,
si getta su se stesso e lì langue,
credendo di essere il sovrano,
sapiente dell'oggi e del domani,
ma bruca il nulla e si sconforta,
si fa muto: resta solo silenzio.
Docile vela il vento sospinge,
il timone ne orienta l'andare:
salda persegue l'assegnata meta,
conduce la barca sin nel suo porto.
Così l'umile, paziente, attende
all'opra sua, servente tra la gente,
pensando che il suo poco puo' dare
e che poco può fare, ma di cuor lo fa,
scrivendo nel mondo parole nuove,
che conducono la pace nei cuori.
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